Aggiornato il 4 Ottobre 2024 da Luca Ferraro
In questa guida spieghiamo come colorare la resina epossidica.
In effetti, se fino a oggi ti sei divertito a sperimentare con le proprietà di questo favoloso materiale creando decorazioni o magari vere e proprie opere d’arte, potrebbe essere arrivato il momento di fare un salto di qualità nella tua carriera.
Risultando più resistente del vetro (e meno costosa), la resina epossidica è spesso impiegata nella sua variante trasparente. In realtà però non tutti sanno che essa si presta molto bene anche alla colorazione con pigmenti specifici, generalmente economici e semplici da reperire in commercio.
Aggiungere la resina colorata a lavori artistici o di bricolage aggiunge un tocco in più alle lavorazioni, e permette così di dare libero sfogo alla fantasia. Ma come colorare la resina epossidica nel modo corretto? Come farlo se nella confezione dei colori non sono presenti le istruzioni? Il 90% del lavoro dipenda dalla scelta della giusta vernice. Se hai dei dubbi su questo e altri aspetti della procedura di colorazione della resina quindi, rimani con noi: in questa guida ti forniremo tutte le informazioni necessarie per colorare la resina epossidica come farebbe un vero professionista.
Tipi di Pigmenti e Coloranti per Resina Epossidica
Il primo passaggio necessario per colorare la resina epossidica in maniera professionale consiste nello scegliere la tipologia di vernice più adatta alle tue esigenze. Prima di iniziare quindi, chiediti che tipo di effetto vuoi ottenere sul tuo lavoro. Prova poi a rispondere pensando al tipo di oggetto che vorrai creare o alla sua funzione. A seconda delle tue scelte, potrai infatti orientare la selezione delle vernici per resina verso le seguenti tipologie:
-Pigmenti in polvere per resina epossidica. Si tratta della variante più apprezzata da tutti coloro i quali hanno la necessità di conferire alle proprie lavorazioni un aspetto più vario, cangiante, dagli effetti imprevisti (soprattutto muovendo l’oggetto controluce). La polvere infatti non è un elemento capace di sciogliersi completamente nella resina, e per questo motivo può creare un aspetto meno omogeneo dopo l’asciugatura. L’utilizzo dei pigmenti in polvere inoltre può dare origine a texture granulose, le quali non sempre piacciono e non sempre sono ricercate.
-Pigmenti luminosi, venduti sia sotto forma di polvere che in formula liquida. La loro finitura è in grado di illuminarsi al buio, in quanto mentre sono esposti al sole sono in grado di “caricarsi”.
-Pigmenti liquidi per resina epossidica, solitamente più amati da chi vuole ottenere un effetto omogeneo risparmiando sull’uso del colore. Si tratta dei coloranti più consigliati anche per i principianti, in quanto a differenza della polvere sono molto più facili da mescolare. La loro miscelazione infatti evita molto di più la formazione di bolle.
Entrambe le tipologie di colorante sono vendute in kit contenenti più o meno tonalità di colore, e nella confezione oltre alle boccette contenenti i pigmenti vengono anche inserite le spatole per la miscelazione e, in alcuni casi, dei glitter o delle foglie d’oro da aggiungere alle varie creazioni. A livello di prezzo, rimanendo su prodotti pensati per un utilizzo casalingo, i prezzi delle tue tipologie sono similari, più frequentemente sbilanciati verso un costo più alto dei pigmenti in polvere.
I prodotti più popolari contengono almeno 16 colori, ma non è così raro trovare confezioni anche da 50 o più sfumature.
Come Colorare la Resina Epossidica
Ora che abbiamo capito meglio quale tipologia di colorante applicare alla resina trasparente, è venuto il momento di procedere con la colorazione vera e propria. Innanzitutto, prima di cominciare ricorda sempre di scegliere un ambiente di lavoro il più possibile sgombro da oggetti preziosi e che possa ospitare in modo agevole tutta la strumentazione necessaria. Essa includerà, oltre alla resina e ai pigmenti, anche strumenti di protezione come occhiali e guanti, così come teli di plastica o carta di giornale per proteggere le superfici. Una volta radunato il tutto, procedi come segue
-Proteggi tutte le parti della stanza che non vuoi colorare con teli e carta di giornale. Fissa gli angoli con del nastro carta o appoggiando sopra oggetti pesanti.
-Indossa gli occhiali protettivi, la mascherina e i guanti che trovi più comodi, così da evitare che la resina epossidica entri accidentalmente in contatto con il tuo corpo.
-Quando è tutto pronto inizia con la miscelazione di resina ed indurente, avendo cura di seguire alla perfezione quanto descritto nelle istruzioni dall’azienda produttrice.
-Una volta che la resina sarà pronta, aggiungi i pigmenti scelti seguendo meticolosamente le istruzioni riportate in confezione. Il rapporto tra resina e colore non è mai uguale tra un marchio e l’altro, quindi cerca di attenerti a quanto indicato. Se non hai idea di quale sia la percentuale necessaria di colore da aggiungere, realizza dei piccoli campioncini e attendine l’indurimento: in questo modo eviterai di sprecare resina e pigmenti!
Secondo gli esperti, la quantità di vernice utilizzata per colorare la resina dovrebbe sempre mantenersi al di sotto del 5% della quantità di supporto impiegato.
Il consiglio ogni volta in cui ti appresti a colorare la resina è di stare molto attento ai tempi: questo materiale infatti è celebre per la sua tendenza ad asciugare piuttosto velocemente, pertanto dovrebbe sempre essere trattato in tempi brevi.
Leggendo qua e là le recensioni online di numerosi colori per la resina epossidica, capita spesso di trovare opinioni di utenti che si lamentano della mancata “presa” del colore, la quale spesso risulta anche in un mancato indurimento della resina stessa.
Ma perché si verificano questi imprevisti? Solitamente, un cambiamento nel rapporto tra resina e sostanza catalizzatrice può da solo determinare un insuccesso. Talvolta però, i problemi si presentano solo quando viene aggiunto il colore, e per questo motivo non possono che dipendere dalle modalità di miscelazione dii quest’ultimo.
Ecco quindi una serie di consigli che ti aiutano a non sbagliare
-Durante il processo di selezione dei colori, cerca sempre prodotti ad alta pigmentazione, i quali ti permettono di usare poco prodotto per volta evitando di modificare troppo la consistenza della resina epossidica in tuo possesso;
-Quando non hai la certezza delle proporzioni da impiegare, effettua sempre piccoli lavori e test di prova, osservandone l’evoluzione dal momento della miscelazione a quello dell’indurimento completato;
-Assicurati che gli inchiostri che utilizzerai per colorare la resina epossidica non contengano acqua. Questo elemento fondamentale in una lunga serie di tecniche artistiche non è compatibile con la resina epossidica, e quando presente può creare veri e propri danni. Considera infatti che molti dei colori presenti in commercio non sono adatti a colorare la resina. Evita quindi esperimenti con colori come acquerelli (contraddistinti da una pigmentazione troppo bassa), vernice acrilica (la quale è spesso ricca di acqua come diluente) e vernice a olio, che contiene un elevata percentuale di sostanze grasse capaci di creare grumi una volta inseriti nella resina.
-Se hai come obiettivo la realizzazione di oggetti che dovranno essere disposti all’esterno o che potrebbero entrare frequentemente in contatto con la luce solare diretta o indiretta (per esempio filtrata da una finestra) cerca sempre di acquistare pigmenti resistenti ai raggi solari, gli unici che possano garantire risultati durevoli anche se mescolati in piccole quantità.
Questi prodotti potrebbero costare leggermente di più di quelli standard, ma si ripagheranno nel tempo in quanto più resistenti e capaci di sbiadire molto più lentamente.
Quanto riportato in questa guida è necessario per permetterti di iniziare a colorare la resina epossidica in maniera corretta e professionale. Molto di quanto esposto è spesso riportato anche nelle etichette dei pigmenti o nelle istruzioni del produttore della resina, quindi non dovresti avere problemi anche cambiando marchio o iniziando questo tipo di lavori per la prima volta, anche senza internet a disposizione.
Prima di salutarti, ci teniamo a ricordarti ancora una volta che l’offerta di vernici e pigmenti per colorare la resina è davvero sterminata, a che se vuoi puoi acquistare prodotti di colorazione completi a prezzi piuttosto convenienti anche online. Considera che maggiore sarà il prezzo di questi prodotti, superiore sarà la loro resistenza a fattori come luce e calore, la quale si tradurrà necessariamente in una durata nel tempo superiore.
Luca Ferraro è un operaio verniciatore con una grande passione per la propria professione. Dopo anni di esperienza nel settore, ha deciso di condividere la sua conoscenza con gli altri attraverso un blog dedicato alle vernici.
Il sito di Luca Ferraro è un punto di riferimento per chiunque voglia scoprire di più sulle vernici e sul loro utilizzo. Grazie alla sua esperienza, Luca è in grado di fornire consigli utili su come scegliere la vernice giusta per ogni esigenza e su come applicarla correttamente per ottenere i migliori risultati.